Essere guidati, guidare e guidarsi. Sai trovare il tuo corpo fino in profondità? Al di là delle immagini della mente? Sentire, seguire e infine trovare?
Cosa ne fai del te stesso che vedi? È lo stesso che risiede dove ascolti?
In una civiltà che corre, in un tempo che corre, con una mente che.. è in mille luoghi e ci va correndo, stare fermi è un atto controcorrente. In un momento storico dove non siamo guidati ma piuttosto sballottati, riconoscere la guida che è sempre presente in noi e che si muove con il ritmo della vita è una grande svolta. Svolta che riuscimmo a portare nel quotidiano, nei piccoli e grandi momenti e nelle scelte, nelle visioni, nei sogni.
Sapere che ciò che sembra non è l’ unica possibilità crea già un cambio di dimensione. È semplice, se ci sei.
Le pratiche del lunedì sera servono a questo. Non è il tempo, è la scelta. Non è il tipo di pratica è il tipo di esperienza. Non è “ lo so fare o non lo so fare” “fa’ per me o non fa’ per me” è il mettersi a farlo e vedere dove ti porta. Non è il singolo, è il gruppo. È sentire e esserci, il resto è noia..