Sabato sono andata a fare una lezione. Il tema era il movimento dello spirito con il corpo e viceversa. Non vi spiegherò la lezione ne la pratica però condivido con voi un aspetto interessante.
Mettermi in ascolto dei movimenti interni, l’energia, lo spirito, l’indole, la storia, la scarica elettrica che circola, i flussi, chiamate tutto ciò come volete, mi ha ritrovato alla fine della giornata più viva, presente, contenta, vitale, gioiosa.
Eppure non ho lavorato su nessun aspetto in particolare, nessuno stato in particolare. Solo essere in ascolto, avvicinarsi anche per poco o con intensità a chi siamo realmente, a chi o cosa guida ogni nostro passo, ci permette di svegliare i nostri sensi e la nostra vitalità.
Dare il permesso al corpo, a tutte le nostre parti di muoversi come gli gusta, di ricercare, di seguire invece di rimanere inchiodati in qualcosa di convenzionale, di schematico e socialmente definito, ci fa sentire liberi, in esplorazione, in possibilità.
Ciò è bellissimo e va praticato per sentire davvero cosa significa, in quale modo possiamo usarlo, ogni quanto spesso ce ne viene data la possibilità, chi si incontra e forse il perché.
Ci auguro che le strade siano sempre indicate, e che noi possiamo seguirle, magari anche insieme.