Menzogne

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“Hai mai visto il Nulla, figliolo?”
“Sì, più di una volta.”
“E com’è?”
“È come se si fosse ciechi”
“Bene, e quando ci siete caduti dentro, vi rimane addosso, il Nulla. Siete come una malattia contagiosa, che rende gli uomini ciechi, così non distinguono più l’apparenza dalla realtà. Sai come vi chiamano laggiù?”
“No” mormorò Atreiu.
“menzogne” abbaio Mork.
“Come può essere?”
“Che cosa sei laggiù, mi domandi? Ma che cosa sei qui? Che cosa siete dopotutto, voi abitanti di Fantasia? Chimere, visioni fantastiche, immagini di fantasia, invenzioni del regno della poesia, personaggi di una storia senza fine. O che forse tu ti ritieni realtà, figliolo? Be’ si certo, qui nel tuo mondo lo sei. Ma una volta che sei passato attraverso il Nulla non lo sei più. Laggiù non avete più alcuna somiglianza con voi stessi. Indovina che fine hanno fatto chi si è buttato nel Nulla?..
..diventano manie, idee fisse nella mente degli uomini, immagini di angoscia li dove non c’è motivo di angoscia, idee di disperazione, là dove non c’è ragione di disperarsi, desiderio di cose che poi li fanno ammalare”
“Per questo gli uomini odiano Fantasia. Vogliono distruggerlo. E non sanno che in tal modo non fanno che accrescere il flusso di menzogne che si rovesciano incessantemente nel mondo degli uomini. Non lo sanno. Non è divertente?”
“.. voi stessi laggiù siete costretti a far credere loro che Fantasia’ non esiste. Solo se credono che Fantasia non esiste, non viene loro l’idea di venirvi a cercare. E tutto dipende da questo, perché solo se non vi conoscono per quello che siete veramente si può fare di loro quello che si vuole.”
“Cosa? Fare di loro cosa?”
“Tutto quello che si vuole. Si ha il potere su di loro. E nulla dà maggior potere sugli uomini che la menzogna. Perché gli uomini, figliolo, vivono di idee. E quelle si possono guidare come si vuole. Questo potere è l’unico che conti veramente….
Adesso Bastiano sapeva. Adesso capiva che sia Fantasia, sia il mondo degli uomini erano malati. Perché una cosa era legata all’altra. Infondo l’aveva sempre pensato senza saperselo spiegare. Non si era mai potuto spiegare che la vita dovesse essere così grigia e indifferente, così priva di misteri e di miracoli. Ma ora sapeva anche che bisognava andare in Fantasia per riportare entrambi i mondi alla salvezza.

Tratto dalla Storia Infinita di Michael Ende