Ottobre è un mese che chiede. Cosa ne hai fatto di ciò che volevi essere? Te ne ricordi?
Come fare a sapere? A ricordare?
Ciò che oggi ti commuove, ti emoziona, li sta’ la chiave di ciò che ti appartiene. Senza di ciò continuerai a mangiare, a fumare, a parlare male, ad arrabbiarti, a non tollerare. Ma contro chi lo fai? Contro quella parte di te che ha cancellato, che ha parlato con la voce grossa, che si è arrogata l’illusione facendola come vera, come regola.
A proposito di ciò ti do due notizie. Una è che il mondo racconta una storia. Se ascolti chi crede alla storia ti convincerà che è così che funziona. Che questa è la verità. Te lo racconta perché vive nella sensazione della separazione.
La seconda notizia è che ciò che il mondo racconta è una tua creazione e si rinnova ogni volta che la scegli, ogni volta che ci credi e di cui ne fai gli altri testimoni.
Così ti racconterai che questa è la realtà e ti dimenticherai di chi sei. La condividerai con gli altri e così crederai che ci sono dei nemici. Ma c’è una buona notizia. Il muro che hai costruito per proteggerti e le paure che lo costituiscono sono un’illusione. Ciò che tenti di ottenere si trova all’interno e non all’esterno.
Il muro delle illusioni non ci mostra cosa è in realtà ciò che desideriamo. Ne chi siamo.
Se ci concentriamo su ricercare noi stessi e non sul muro esso svanira’. Ma dobbiamo essere disposti a vedere la bugia in noi, a riconoscere la menzogna. È questo che ci spaventa più di tutto. Perché questo sembra essere il tradimento del patto. Ma di questo vi parlerò un’altra volta.