Il corpo non ha bisogno di forzature, noi non abbiamo bisogno di forzature. Il corpo non ha bisogno di insistere, noi non abbiamo bisogno di insistere. Il corpo ha bisogno di accoglienza, di ascolto, di guida. Il corpo ha bisogno di pace, noi abbiamo bisogno di pace.
State dove potete prendere spazio, dove potete trasformare, riflettere. State dove c’è un contatto, dove si cresce, dove si guarisce. E scegliete chi può stare accanto a voi mentre lo fate.
O chi, lo sta facendo a sua volta, e ha scelto voi per farlo insieme. Rendete amabile la vita. Non abbiamo bisogno di odio per continuare a cambiare.
Come spiegarvi cosa accade quando entrate nella stanza con il lettino?
Lo sguardo vaga distratto sulle pareti, sulle scritte, su qualcuno dei disegni. E poi stiracchiate le gambe in avanti, io sono ai vostri piedi, che raccontano. Il lenzuolino colorato è il vostro riposo.
Entrate quasi sempre stanchi e stracarichi, delusi e con mille domande. Volete solo chiudere gli occhi e sperare che qualcosa, o tutto, cambi. È questo che succede.
Il come accade, ve lo continuate a chiedere anche per i giorni a venire. E anche io. È che sembra avvenire da sé. Il corpo e la mente seguono le mie mani e la mia voce che seguono, a loro volta, il vostro corpo, le parole e il respiro. Quello che dite e quello che non dite. Tutto accade, come sempre, da sé.
Mettete a fuoco, ricordate, ricostruite, sperimentate, scegliete. L’esperienza è diversa ogni volta e per ogni persona. Quello che succede è unico e importate, anche se tanto deve ancora accadere.
Il corpo memorizza, elabora, trasforma. Il corpo ricorda, e anche voi.