Dormire e dormiveglia

Chi dorme non prende pesci, così  si dice, ma forse noi che non dobbiamo andare a pesca possiamo permetterci di considerare il sonno e la veglia in modo differente.

Nei testi che sto leggendo, tutti inerenti ai sogni, alle coincidenze e alle visioni viene ricordato spesso che le migliori idee, soluzioni e presagi vengono rivelate anche nelle notti strane, nelle lunghe mattine di buio, nelle ore centrali della notte in cui ci troviamo svegli. Così  anche dai racconti di numerosi sciamani, il rimanere svegli permette il verificarsi di stati alterati di coscienza in cui immagini e dialoghi si susseguono e ci appaiono senza l’ausilio della mente razionale.  Così  per gli insonni ci sono ottime notizie per affrontare più  sereni uno stato che la medicina comune considera un disagio e che invece può  essere vissuto con maggior fiducia e mente aperta senza incaponirsi in un sonno che non arriva.

Lasciatevi guidare allora, e sappiate guidare altri con ciò  che trovate nel silenzio della notte, dove non c’è  disturbo umano, non suona il telefono e non dobbiamo mostrare controllo sugli eventi e su noi stessi.

Io esploro e mi lascio stupire. Molti scrittori scrivono la notte, anche ricercatori e artisti usano questo spazio disabitato per produrre le loro opere. Se invece proprio volete dormire e non ve ne frega di fantasticare o creare, io uso un piccolo trucco e mi dico: “se non mi addormento a breve mi alzo e struscio il pavimento”. Dormo. Provare per credere.