Corpo, movimento e adattamento. Cosa ci racconta l’Ascidiacea

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In Essenza - Agnese Anselmi - AscidiaceaL’ Ascidiacea appartiene al gruppo dei cordati, vive nel mare e ha un cervello e un midollo come lo abbiamo noi. Si muove cercando un posto che abbia tutte le caratteristiche ottimali per la sua sopravvivenza ( cibo, sicurezza, comodità). A quel punto diventa sedentaria, rimane lì dov’è, succeda quel che succeda. E cosa fa’ di così speciale dopo? Si mangia il cervello.
Sembra una parabola, e lo è…

Secondo il ricercatore Daniel Wolpert il cervello ha come unico scopo il movimento. Inteso anche come l’articolazione delle parole, la progettazione e lo scambio di informazioni dal corpo al cervello.

Le informazioni sensoriali che arrivano dal corpo creano mappe coplesse all’interno del cervello, queste mappe si formano ogni 40 secondi, a parere di un altro ricercatore, Bud Craig.

Piu informazioni colleghiamo, più i nostri movimenti saranno inteligenti e sensati e raggiungeremo lo scopo. Lo scopo è l’equilibrio e non di meno la vita.

Quindi, a conclusione, come stiamo utilizzando il movimento e il nostro cervello? Vogliamo fare come l’Ascidiacea o vogliamo informazioni e mappe all’avanguardia?

Il tocco sul corpo, l’apprendimento corporeo, la presenza e le domande ci aiutano nel nostro movimento alla vita e alla ricerca di ciò che è buono per noi in ogni sua fase.