Che si puo’ fare?

Cosa si può  fare?

Per cambiare? Si può  leggere i segni

Quali segni? Tutto intorno e dentro di te ti parla per segni, impressioni, simboli. Una specie di cartina che guida, che indirizza , che segna i punti. I segni. Lasciati andare qualche volta, esci dall’ordinario delle cose come le vedi, prova a guardare in altro modo. Cerca il bosco dentro il bosco, il fiume dentro il fiume qualcuno ti direbbe.

Come?

Parti da non saperlo. Ascolta, in ricezione. Lascia che tutto ti attraversi mentre lo senti, lo guardi anche con gli occhi chiusi. Fai un mudra, recita un verso, esprimi un desiderio. Cerca le sostanze fatte da altre sostanze, prova a raggiungere un piacere costruendo una storia. Sperimenta. E fallo da solo. Che sia solo tuo. E ti accorgerai che non sei mai solo. Che puoi scegliere, che puoi fidarti. Affidarti. Lasciare quel benedetto controllo e abbandonarti.

Puoi. Se vuoi. Avrai bisogno di una guida, chi sa già o chi ti insegna non sapendolo.

La ricchezza sta’  in tutto questo. Non tenere, lascia. Non volere, dai.

“poiché  a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha sarà  tolto anche ciò  che ha.”

Questa l’ha detta uno famoso, parla del Riconoscere. Non stare sempre nella mancanza e aspettare che la vita o qualcuno ti poti ciò  di cui hai bisogno. Riconoscere che adesso è  tutto ciò  che hai, e che è  già  tutto presente in te. Non aspettare il tempo, l’occasione, la persona giusta, la guarigione, la salvezza.

Vi lascio una bella citazione, da trascrivere, da recitare:

“Non è  necessario che tu esca di casa. Rimani al tuo tavolo e ascolta. Non ascoltare neppure, aspetta soltanto. Non aspettare neppure resta in perfetto silenzio e solitudine. Il mondo ti si offrirà per essere smascherato, non ne può  fare a meno, estasiato si torcerà davanti a te.” Franz Kafka, Diari.

Con amore Agnese